VITTORIA DI FORZA!
Ci sono gare che vanno raccontate, non tanto per il risultato, mera conclusione di duro lavoro e della alchimia di eventi ma per gli insegnamenti che queste storie possono darci. La vittoria di Jacopo Billi nella GF Sangiovese di MTB è una di queste esperienze.
Lavoro con Jacopo da circa 6 mesi. E’ un giovane biker che sta maturando mese dopo mese. Vedo i suoi allenamenti, i dati di frequenza cardiaca, di watt, rpm, peso, VAM e tutto ciò che ne consegue. Guardo anche altro. Dettagli per qualcuno? Non per me. Guardo i commenti che scrive, guardo i suoi post o faccio caso al video che pubblica quella settimana (si, è anche uno youtuber da seguire qui: https://www.youtube.com/channel/UCE8iCRxfUeIOeKiQGz3C00A). “Un po’ stalker” direbbe simpaticamente qualcuno, ma non voglio mai essere invadente, anzi spesso mi isolo troppo.
Cosa cerco? I SEGNI. Cerco i segni dei miglioramenti, cerco lo stato d’animo perfetto per la massima performance e cerco di capire i suoi bisogni. L’ascolto proattivo è una qualità che ogni coach dovrebbe sviluppare e mantenere allenata. Capita che io non abbia alcuno strumento per intervenire in quel momento ma ogni tanto succede di trovare le parole giuste. Succede anche che arrivi l’intuizione giusta, quella per cui posso inventare un allenamento strategicamente pensato per produrre determinate sensazioni. Se questo capita nel momento giusto, con la persona giusta, nel contesto giusto…l’alchimia è perfetta.
Ciò che è successo a Jacopo nelle scorse settimane è qualcosa che si avvicina a questo. Ha lavorato seriamente tutto l’inverno, sbagliare si sbaglia sempre ma in questo caso di sbagliato c’è stato proprio poco e noi lo sapevamo. Circa 1 mese fa le prime gare della stagione, subito importantissime, che non hanno portato i frutti sperati. Forature, tattiche sbagliate, mal gestione delle energie e anche la sfortuna non hanno messo in evidenza il grande lavoro svolto nell’off-season. Jacopo era un un po’ abbattuto, ci sono stati momenti piuttosto difficili per lui. Momenti di dubbi e insicurezze proprio sui suoi punti di forza.
“Sarò all’altezza?”.
I punti di forza rappresentano tutte le nostre sicurezze. Sono l’insieme delle capacità che sappiamo di avere. Quando vacillano i punti di forza ci si avvicina alla sensazione dell’insicurezza mentre quando diventiamo consapevoli dei punti di forza allora ci sentiamo più sicuri in quello che facciamo. Si dice appunto che aumenta la nostra autoefficacia. Quando l’autoefficacia è alta ci sentiamo capaci e sicuri in quello che stiamo facendo e anche gli eventi esterni ci sembrano più favorevoli. Abbiamo il controllo della situazione, ci percepiamo e ci percepiscono, gli altri, come sicuri. Forti. Se la nostra sicurezza sale a livelli sufficientemente alti possiamo anche pensare di essere imbattibili quel giorno o in quel frangente e spesso lo diventiamo davvero, concretizzando così il nostro sogno, la vittoria in questo caso. La sensazione è talmente potente che diventa verità. Ci fidiamo talmente tanto delle nostre certezze che pieghiamo la realtà, abbattendo totalmente le paure. Ci attaccano, ma siamo pronti a tutto.
Non è sempre così però domenica è successo qualcosa che si avvicina a questo. Jacopo non è ancora completamente padrone dei suoi pensieri ma la strada è tracciata e domenica c’è stato un giorno di raccolta, dopo la semina invernale. Si sentiva sicuro. Sapeva di aver lavorato bene, sentiva che le gambe erano buone e avvertiva ottime sensazioni. Dietro di lui c’erano due temibilissimi avversari, Leonardo Paez e Diego Alfonso Arias Cuervo, due nomi che nell’ambito mtb Marathon sono indiscutibilmente tra i più forti al mondo. E’ riuscito a sfruttare le ottime sensazioni e utilizzando la sicurezza conquistata nella sua mente è riuscito a mettere in campo tutti i suoi punti di forza, sia fisici che tattici.
Vittoria.
Ripetersi, ritrovare queste certezze, governare le vele della nostra mente è davvero difficile e non a tutti è concesso il privilegio di riuscirci a comando. Spero che Jacopo riesca sempre meglio a prendere consapevolezza di questa potenza interna e grazie all’esperienza che maturerà spero che riesca a ripetersi presto, sempre più in alto.
E allora avanti a noi con il lavoro e con l’unica reale certezza dell’impermanenza.
Complimenti.